Bologna
C'è una canzone di Francesco Guccini che spiega bene cosa (o chi) sia Bologna. Ogni Bolognese, di nascita o di adozione, lo sa e ascoltandola se ne sente parte.
Bologna è una donna emiliana di zigomo forte,
Bologna capace d' amore, capace di morte,
che sa quel che conta e che vale, che sa dov' è il sugo del sale,
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita...
F. Guccini - Bologna (1981)
Bologna, casa per amore.
Ci sono posti che sono casa per nascita, altri per origine; alcuni lo diventano per necessità, altri ancora per amore.
Già, per me Bologna è diventata casa per amore. Ma non intendo quel che banalmente si può intuire leggendo. Non ho trovato l'amore e per questo sono rimasto a Bologna.
Ho trovato Bologna e me ne sono innamorato.
Alle porte dell'Autunno
Mi sono innamorato di Bologna quando avevo circa 6 anni. Mio fratello maggiore Felice era da poco a Bologna, avendo iniziato gli studi universitari, e andammo a trovarlo in quella che poi diventò la mia casa.
Mi colpì subito questa città bella, ordinata, dove dal piccolo al vecchio giravano in bicicletta.
Una scena su tutte fece scoccare la freccia: questi maestosi alberi in mezzo alla città che perdendo le proprie foglie alle porte dell'autunno coloravano la città.
Tuttora, ogni Autunno quando tutto ciò si ripete, passeggio per la città con un bellissimo sorriso da innamorato.
Promisi a me stesso che questa sarebbe diventata la mia città, e così è stato.
A 19 anni partì dalla Calabria alla volta di Bologna, per iniziare gli studi universitari come i miei fratelli e mio padre prima ancora.
Oggi di anni ne ho 30, prossimo ai 31, e da 12 anni vivo in questa città meravigliosa.
Come capita a tutti, ogni tanto passo in rassegna i ricordi di questi anni, penso a come sia cambiata la città, ed è tanto l'amore che nutro per lei che spesso la giustifico dicendo che forse sono io ad essere cambiato più di lei e a vederla con occhi diversi. Sarà, ma sono sempre gli occhi di un innamorato.
Sono gli occhi di chi da un lato vorrebbe tornare nella casa dalla quale è partito, ma che ogni volta che guarda la città, la sua innamorata, non riesce a guardarla negli occhi e lasciarla. Non le manderei, poi, mai un sms. Non le farei mai questa vigliaccata.
Non mi hai mai spezzato il cuore
Che poi quando si interrompe un rapporto è perché in realtà c'è qualcosa che non va, qualcosa che si è rotto ma che non si riesce ad aggiustare.
Per il momento Bologna mi ha solo rotto un piede, ma non mi ha mai spezzato il cuore.
(Ripeto la foto di cui sopra, necessariamente, perché è lì vicino che mi sono rotto il piede.)
Bologna mi ha dato tanto, tantissimo, forse troppo. Per stare con lei mantengo rapporti a distanza con la mia famiglia, con il mio paesino sulla Pre Sila Calabrese.
Non ho mai tradito una ragazza, non è parte di me, ma ogni tanto tra Bologna e Serrastretta mi chiedo se non le stia tradendo entrambe giurando ad entrambe amore eterno.
E allora, affrontando la vita con delle metafore (Marzulliane?), inizio a pensare che il mio paesino sia un po' come la tua prima auto, alla quale sei legato, hai macinato chilometri con lei e hai vissuto intensamente con lei, e poi ad un certo punto però hai necessità di cambiarla, perché hai bisogno di più spazio o di un motore più potente.
La prima rimarrà il tuo primo amore, ma non puoi più fare a meno della seconda.
E intanto, con quest'auto o con un'altra, ogni volta che dall'autostrada vedo in lontananza la Basilica di San Luca, so di essere arrivato a casa.